E’ passato qualche tempo dall’ultimo periodo trascorso nella comunità di San Biagio, durante la mia sosta precedente avevo realizzato alcuni scatti, allora, invece, ho pensato di posare la macchina fotografica e godere del breve tempo passeggiando e dedicandomi alla mia interiorità.
Ho piacere di rivedere volti amici, un luogo dove si può riscoprire il senso della vita, o comunque abbracciarne un lato sano, staccare con le afflizioni del quotidiano, che poco lascia a sé stessi.
Ritorno a San Biagio
Nei giorni in Lazio alternerò un po’ di lavoro nell’area geografica della Tuscia, fotografando alcuni posti e raccontando luoghi, ad una esistenza più lenta, scandita dai rintocchi di una campana che suona alla vita senza assordarla.
L’aria attorno al monte Taleo è fresca, pura, dalla parte scoscesa che guarda a Subiaco la veduta è incantevole, rasserenante. I colori sono sempre intensi, anche in estate, figurarsi in inverno!
Alcuni momenti della giornata sono scanditi dalle attività che si fanno insieme, che si vivono in dimensione comunitaria e dove si creano ambienti di condivisione, di confronto.
Ho alcune pose di questi frangenti, sono piccoli frammenti di scambio, di conoscenza, di analisi profonda dell’esistenza e di ciò che vi gravita attorno.
L’attrezzatura
Volendo chiacchierare un po’ in tema di attrezzatura, questa volta partirò pesante (andrebbe virgolettato, i miei corredi sono abbastanza rispettosi della schiena) dovendo portare con me parte dell’attrezzatura Sony ed il corredo Fujifilm.
Alla sempre affidabile A7 terza serie accosterò la X-T2, e ciò poiché per alcuni ambiti lavorativi fa comodo poter contare su di un file duttile e dettagliato come quello della Sony, alla quale accosto gli obiettivi Zeiss 35mm e 55mm. Quest’ultimo, nello specifico, è una delizia, avesse la ghiera dei diaframmi sarebbe meglio, ma la resa (un pochino meno ai bordi, però ci si convive) è ottima.
Avrò con me anche la Fuji, quella che utilizzo come daily e per i progetti personali, con il consueto corredo 7artisans, giacché faccio fatica a trovare una serie di lenti in cui la messa a fuoco manuale non sia by wire, bensì meccanica.
Benché la qualità non sia eccelsa – ma molto più che sufficiente, ne parlerò in un altro articolo – sono obiettivi che si sposano bene con il mio ideale di fotografia: credo che si debba trascendere la purezza tecnologica per curare il messaggio ed il mezzo che sentiamo più indicato per esprimere quello che abbiamo dentro sia quello da preferire, al di là del produttore che lo marchia.
Rispetto ad altri perdono qualche punto in dettaglio, ma focheggiare a mano risulta una piacevole esperienza ed hanno una buona riserva di luce, considerando che il più aperto dei diaframmi si attesta ad f/1.2 (quello del 35mm).
Senza dubbio saranno giornate interessanti, passerò dalla meditazione al ritmo fotografico “che manco National Geographic”, mi auguro solo di non invertire i mood delle due situazioni.
Alcuni scatti qui: San Biagio – Michele Di Mauro Fotografia
35mm f/1.2 Mark II APS-C lens for E/EOS-M/FX/M43/Z – Official 7Artisans Store